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venerdì 7 ottobre 2011

A impatto zero o la Doute

Apateia, aporein, epoché.
Non conosco il greco. Ho studiato secoli fa filosofia, ed ho letto, tempo fa, dei libri di Luciano De Crescenzo. Per questo mi permetto di citare queste parole, che, tradotte, significano: distacco dalla passione, dubbio, sospensione del giudizio, parole che contengono una definzione di libertà come indipendenza dai bisogni.
Questa la premessa.
Una cara amica tedesca, con qualche anno più di me ed una vita difficile, ha definito questo blog zu negativ, troppo negativo. E mi ha consigliato di interessarmi degli altri ( o di altro?rivedrò la traduzione dal tedesco).
Io mi sono sempre interessata fin troppo degli altri, trascurando troppo spesso me stessa.
Mi sono sempre interessata fin troppo del mondo, trascurando i miei obiettivi, perdendo la strada maestra che non sempre sono riuscita a ritrovare.
Più che negativa, sono italiana, di questa Italia sempre più piena di contraddizioni un tempo regolate dalle convenzioni e da valori solidi.
L' Italia con un territorio stretto e lungo in mezzo al mare, che ci fa ghiotto boccone un tempo di conquiste, oggi di basi militari ed interessi svariati. Ma che mare ci sta attorno!!! E le montagne? Abbiamo il monte più alto d'Europa,il Monte Bianco, l'Altopiano più alto col prato più esteso, l'Alpe di Siusi, opere d'arte a non finire, storia che gli USA probabilmente ci invidiano, perchè la loro ha solo duecento anni, dato che hanno cancellato con violenza quella dei nativi. E abbiamo le discariche a cielo aperto, i rifiuti di Napoli, la mancanza di senso civico, la lode del furbetto evasore fiscale, la mafia.
Abbiamo Rubbia, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Giorgio Bocca, Dario Fo, Benigni e Travaglio, Napolitano, e tutti quegli splendidi cervelli che lavorano meno alla luce del sole. E abbiamo la Banda Bassotti, con le sue becere affermazioni ignoranti sul nucleare prodotto dalla scissione delle cellule, o il tunnel di 730 chilometri tra Ginevra e il Gran Sasso.
Non so se avrò la pensione, non so se i miei figli troveranno lavoro ed abito in un Nord Italia che odia l'extracomunitario , ma lo sfrutta a piene mani per avere manodopera in nero, e non pagare le tasse, ed è ricco anche per questo.
Nota per chi non sapesse : extracomunitario è anche lo statunitense e lo svizzero.
Allora, come posso non essere zu negativ?
Sono brianzola, mi sono sempre tirata sù le maniche coi proverbi della mia mamma : vale più un andare che cento andiamo, chi fa da sè fa per tre, aiutati che il ciel ti aiuta, mai paura, non tutta l'acqua buttata sul muro finisce a terra, ecc.
Ho vissuto gli strascichi del '68, con ancora barricate e paura delle sprangate a Città Studi, passando dalla Facoltà di Agraria.
Ma ora ,a 57 anni anni, ho paura. Forse, da vecchio Don Chisciotte abito nel mondo di Utopia. E cerco di capire cos'è veramente importante, e cosa vale la pena di tenersi stretto, cose che nessuno può portare via ,qualsiasi governo, o situazione economica ci sia. Ciò che nessun ladro possa rubare.
Per essere libera.

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