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giovedì 26 gennaio 2012

L'ANACOLUTO NON E' UNA PAROLACCIA

  "Piccola guida destinata  chi ama e rispetta la lingua italiana".
Così s'intitola una libretto distribuito da 'Cultura e beni culturali' della  Provincia di Milano, nelle scuole nel 2004.
  E' un meraviglioso bigino di Italiano, che io consulto spesso, anche se la mia casa è piena di grammatiche di ogni tipo e ad ogni livello.E mi ha colpito questa definizione di una figura retorica di sintassi che , come tutte le figure retoriche e la metrica, sono tanto odiate dagli studenti, soprattutto da quelli delle Superiori.
  Cito :
"L' anacoluto, dal Greco "sconnesso", "non corrispondente", consiste nella mancanza di un legame tra l'inizio di un periodo e la parte seguente, che introduce un soggetto diverso."
E cita degli esempi come : "ANACOLUTO : Un soldato che fugge, tutti pensano che sia un vigliacco.
                                          FORMA CORRETTA  : Tutti pensano che un soldato che fugge sia un vigliacco."
Ma soprattutto cita esempi d'autore, con licenza di scorrettezza :
      "Quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro." A.Manzoni  ("Promessi sposi" cap.XXXV)
    "Un religioso che, senza farvi torto, val più un pelo della sua barba che tutta la  vostra."    A.Manzoni              ("Promessi sposi" cap.XVII)    
Sarò una pazza aliena ma queste cose m'intrigano, forse perchè per me adesso sono un puro esercizio mentale.





4 commenti:

  1. Ciao, ti disturbo per avere un parere: secondo te la frase 'Questo prodotto puoi trovarlo anche nel reparto XYZ' è anacoluto? Secondo me sì. Ho tre laureati contro. PS: io sono diplomato tecnico meccanico, ma avevo una profa di italiano con i controca**i. :)

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    1. Ciao. Ho tardato a rispondere perchè anch'io, come te, volevo avere altri pareri, soprattutto più competenti di me. E' un anacoluto, perchè ha un doppio complemento oggetto: 'prodotto' e 'lo'.
      Spero di averti fatto vincere la disputa coi tre laureati. Sappi che, comunque, laurea ed intelligenza e cultura non sono sinonimi. Per laurearsi, basta un minimo di intelligenza, ma, soprattutto, chi ti mantiene e ti permette di studiare. Io ho 58 anni ed ho iniziato a 20 a lavorare. Ho frequentato ben 2 universtà serali(tempo fa c'erano), Farmacia e Lingue. Non mi sono laureata in nessuna delle due, pur avendo dato molti esami e con una media alta. Non ho potuto finire, ed ora che sono forzatamente casalinga, devo permettere ai miei figli di studiare. Togliti il complesso del perito meccanico. Ci sono Università online, se te le puoi permettere.
      Spero di ritrovarti sul mio blog!

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  2. Ciao e grazie per la tua risposta! Forse sono anche io un po' paranoico riguardo certi argomenti, ma sentire gente che pubblica su facebook cose come "Un vaff... di cuore a CHI ho dato molto e non si meritava nulla" mi dà piuttosto fastidio. Non siamo nemmeno più in grado di insultarci in italiano corretto. Che sia un segno dei tempi? Boh. :)

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    1. La domanda che devi farti è perchè insultarci. Le parolacce possono anche scappare quamdo si è furiosi, ma usarle per comunicare è una cosa da miseri. Forse è per questo che assistiamo a scene assurde dappertutto, a partire dal Parlamento. Io combatto tutti i giorni con me stessa, perchè vedo troppe persone che comunque possono dare tutto ai figli, soprattutto aiutandoli per lo studio, iscrivendoli presso scuole ed università compiacenti, e per il lavoro, trovando loro posti strapagati da cui nessuno li caccerà mai perchè sono figli del-tal-dei-tali. Mi sento in colpa di non essere "allineata": i miei figli dovranno fare tanta fatica per un posto nel mondo. Ma ho fiducia. Cercami anche su Facebook. Ciao!

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