E' un bisogno, una necessità, una malattia, una fede, che si porta avanti anche lavorando otto ore al giorno a 40 chilometri da casa, anche con i figli piccoli. E una donna si sente e viene sempre fatta sentire in colpa per questo.
Mi sono sentita dire ultimamente : " Devi essere ricca per non lavorare!" oppure "Hai tempo da perdere, per passare tempo a fare qualcosa di inutile come scrivere su un blog (che qualcuno ha definito di élite)".
Sì, ho tempo, non ho scelto di averne tanto, ma lo considero un privilegio e so quanto mi costa. E lo dedico alla mia leggenda personale, al mio essere voce nel deserto .
Si accettano commenti.
Il tempo che si ha non è sempre una scelta,ma come lo si investe fa la differenza :-)))
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