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domenica 24 luglio 2011

Il silenzio assordante 1

Per me ossimoro significa anche contraddizione, paradosso, assurdo, incoerenza. Memo.
Penso che il silenzio non esista e non dico per chi vive nella mia intasata Lombardia.
2000 metri, Alpe di Siusi, 4 di notte : sfido chiunque a non sentire il proprio respiro, il battito del proprio cuore. Lo sanno perfino i buddhisti tibetani.
E' la spiegazione che mi sono data al corso di Musicoterapia che seguii anni fa. E' stato dato in mano a ciascuno dei partecipanti uno strumento a percussione, ed è stato detto di battere. All'inizio i ritmi erano differenti, poi si sono uniformati e, straordinario!, le battute si sono portate tutte a 72 al minuto, le stesse del battito cardiaco standard.
Appurerò se si sente il proprio battito anche in una stanza anecoica.
Allargando il discorso, prendo a prestito una frase della stupenda vecchia canzone "La voce del silenzio", cantata anche da Mina e da Massimo Ranieri: "ed improvvisamente ti accorgi che il silenzio ha il volto delle cose che hai perduto". Quante volte il nostro silenzio è così tanto popolato da suoni nostalgie, volti, 'convitati di pietra' che portiamo appresso e cerchiamo troppo spesso di scacciare!
Non so se è per questo che quasi tutti gli esseri umani lo rifuggono o se il rumore serve solo a mascherare il vuoto di idee, di pensieri, di attività mentale, di uso cosciente del proprio sistema nervoso centrale e non solo di quello vegetativo.
A' bientôt

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