.

martedì 28 febbraio 2012

FIORIN FIORELLO

"Fiorin fiorello, l'amore è bello vicino a te...".  Così cantavano le mie zie, mentre facevano le pulizie di Pasqua, con un sorriso tenero sulle labbra, pensando alla cugina che di un Fiorello s'era innamorata e con me, terribile bimbetta curiosa e vivacissima, tra i piedi. Approfittavo di queste operazioni annuali per frugare nei cassetti e negli armadi, dove mi nascondevo. Mia nonna, inferma,  mi aveva attaccato dei campanellini alle scarpe e quando non li sentiva più si preoccupava.
"I giardini di marzo si vestono di nuovi colori, e in quel mese le giovani donne vivono nuovi amori..." Così cantava Battisti. Inno.
E' primavera!!! Non sono una bambina immatura se lo dico. E' primavera. Gli uccelli hanno ricominciato a cantare, è spuntata la prima margherita, e il sole, il cielo azzurro, le Grigne dal profilo nitido all'orizzonte, la voglia di pulito, di respiro, reclamano la vita . E basta una canzone per essere sommersi dalle nostalgie dei batticuori giovanili, un profumo per aver voglia di ricominciare, di costruire, di cantare.
E se la vita è stata particolarmente dura, perchè non apprezzare questo miracolo e prenderlo ad esempio?
La nostra lingua ha assegnato al verbo 'sfruttare' esclusivamente una connotazione negativa, ma dovremmo imparare dalla lingua spagnola, che  il suo 'disfrutar' lo legge come s-fruttare ,cioè cogliere i frutti.
Non ho nostalgie e rimpianti per epoche passate. Quello che ho ora è faticoso ma non tornerei indietro.
Ora so.
Vorrei essere sull'Alpe di Siusi, ad aspettare il fiorire dei rododendri...

Nessun commento:

Posta un commento